giovedì 10 maggio 2012

L’esposizione ‘Americani a Firenze’ mostra la città dipinta da giovani artisti americani fra Ottocento e Novecento



Chi visita Firenze quest’anno non può perdere l’occasione di scoprire i forti  legami che la città ha intessuto con la cultura americana e con alcuni grandi artisti d’Oltreoceano. A 500 anni dalla morte di Amerigo Vespucci è infatti in agenda nel capoluogo una serie di eventi e manifestazioni che celebra l’Anno vespucciano, dedicato alle influenze storiche e artistiche instaurate con il Nuovo Mondo.

La mostra ‘Americani a Firenze’, aperta dal 3 marzo al 15 luglio 2012 a Palazzo Strozzi, punta i riflettori su giovani pittori che fra la metà dell’Ottocento e il primo conflitto mondiale soggiornarono e vissero nella città culla del Rinascimento. Sono esposti capolavori di John Singer Sargent, Mary Cassatt, James Abbott McNeill Whistler, Frank Duveneck, William Morris, Hunt, Frederick Childe Hassam, William Merritt Chase, Julian Alden Weir, Thomas Eakins, Robert Vonnoh, Edmund Charles Tarbell, Joseph Pennell, Cecilia Beaux and Elizabeth Boott Duveneck.

Firenze ebbe un forte impatto su questi artisti che a loro volta lasciarono un segno indelebile nella cultura della città che, capitale d’Italia dal 1856 al 1870, alla fine del XIX secolo era dinamica e cosmopolita. Questa mostra invita turisti, visitatori e cittadini a esplorarla attraverso lo sguardo di quei giovani intellettuali americani.

Affascinati dal mito dell’arte, della storia e del paesaggio naturale italiani, di cui avevano solo letto e sentito parlare nei salotti e nelle accademie, questi artisti e artiste vennero in Toscana per apprendere le ultime tecniche pittoriche, studiare storia dell’arte e immergersi in un’atmosfera mediterranea fatta di luci e colori irresistibili all’occhio del pittore. E pur essendo stati difensori del centro storico e medievale fiorentino, all’epoca oggetto di progetti di riqualificazione urbana, abitarono prevalentemente sulle colline, tra le ville, i giardini all’italiana e la ricca vegetazione creando opere e racconti che contribuirono a diffondere oltre Atlantico il mito della Toscana e dell’Italia.

Tutto questo è contenuto nell’avvincente repertorio di immagini esposte a Palazzo Strozzi, che comprende ritratti dalla forte intensità psicologica, paesaggi naturali, scene di vita all’aria aperta o di tranquilla intimità domestica. Opere che risentono della formazione accademica americana, del confronto con l’impressionismo francese e con le tele dei pittori italiani più sensibili agli effetti di luce: i macchiaioli e i naturalisti toscani.

Attraverso questi dipinti sarà inoltre possibile ricostruire la vita e l’attività degli americani a Firenze e quella di intellettuali, collezionisti, scrittori che da loro furono anche ritratti, da Henry James a Vernon Lee.
‘Americani a Firenze’ è anche una mostra con una forte componente femminile, dove le donne sono spesso rappresentate con vestiti bianchi per esprimere  innocenza e purezza ma altresì emancipazione, fiducia e speranza nel futuro, come prometteva la giovane nazione americana.

La mostra a Palazzo Strozzi è infine una meta ideale anche per le famiglie. Sono state previste iniziative per i bambini, da specifiche didascalie ad audioguide differenziate. Completano l’offerta un kit di testi e giochi e una sala lettura attrezzata per leggere e conversare d’arte.


Americani a Firenze. Sargent e gli impressionisti del Nuovo Mondo
Luogo: Firenze, Palazzo Strozzi, piazza Strozzi.
Periodo: dal 3 marzo-15 luglio 2012
Orari: tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00, iovedì dalle 9.00 alle 23.00
Informazioni:  +39 055 2645155      www.palazzostrozzi.org
Prezzo Biglietti:  intero € 10,00; ridotto € 8,50; € 8,00; scuole € 4,00