Chi visita Firenze quest’anno non può
perdere l’occasione di scoprire i forti
legami che la città ha intessuto con la cultura americana e con alcuni
grandi artisti d’Oltreoceano. A 500 anni dalla morte di Amerigo Vespucci è
infatti in agenda nel capoluogo una serie di eventi e manifestazioni che celebra
l’Anno vespucciano, dedicato alle influenze storiche e artistiche instaurate
con il Nuovo Mondo.
La mostra ‘Americani a Firenze’, aperta
dal 3 marzo al 15 luglio 2012 a Palazzo Strozzi, punta i riflettori su giovani
pittori che fra la metà dell’Ottocento e il primo conflitto mondiale
soggiornarono e vissero nella città culla del Rinascimento. Sono esposti capolavori di John Singer Sargent, Mary
Cassatt, James Abbott McNeill Whistler, Frank Duveneck, William Morris, Hunt,
Frederick Childe Hassam, William Merritt Chase, Julian Alden Weir, Thomas
Eakins, Robert Vonnoh, Edmund Charles Tarbell, Joseph Pennell, Cecilia Beaux
and Elizabeth Boott Duveneck.
Firenze ebbe un forte impatto su questi
artisti che a loro volta lasciarono un segno indelebile nella cultura della
città che, capitale d’Italia dal 1856 al 1870, alla fine del XIX secolo era
dinamica e cosmopolita. Questa mostra invita turisti, visitatori e cittadini a
esplorarla attraverso lo sguardo di quei giovani intellettuali americani.
Affascinati dal mito dell’arte, della
storia e del paesaggio naturale italiani, di cui avevano solo letto e sentito
parlare nei salotti e nelle accademie, questi artisti e artiste vennero in
Toscana per apprendere le ultime tecniche pittoriche, studiare storia dell’arte
e immergersi in un’atmosfera mediterranea fatta di luci e colori irresistibili
all’occhio del pittore. E pur essendo stati difensori del centro storico e
medievale fiorentino, all’epoca oggetto di progetti di riqualificazione urbana,
abitarono prevalentemente sulle colline, tra le ville, i giardini all’italiana
e la ricca vegetazione creando opere e racconti che contribuirono a diffondere
oltre Atlantico il mito della Toscana e dell’Italia.
Tutto questo è contenuto nell’avvincente
repertorio di immagini esposte a Palazzo Strozzi, che comprende ritratti dalla
forte intensità psicologica, paesaggi naturali, scene di vita all’aria aperta o
di tranquilla intimità domestica. Opere che risentono della formazione
accademica americana, del confronto con l’impressionismo francese e con le tele
dei pittori italiani più sensibili agli effetti di luce: i macchiaioli e i
naturalisti toscani.
Attraverso questi dipinti sarà inoltre
possibile ricostruire la vita e l’attività degli americani a Firenze e quella
di intellettuali, collezionisti, scrittori che da loro furono anche ritratti,
da Henry James a Vernon Lee.
‘Americani a Firenze’ è anche una mostra
con una forte componente femminile, dove le donne sono spesso rappresentate con
vestiti bianchi per esprimere innocenza
e purezza ma altresì emancipazione, fiducia e speranza nel futuro, come
prometteva la giovane nazione americana.
La mostra a Palazzo Strozzi è infine una
meta ideale anche per le famiglie. Sono state previste iniziative per i bambini,
da specifiche didascalie ad audioguide differenziate. Completano l’offerta un
kit di testi e giochi e una sala lettura attrezzata per leggere e conversare
d’arte.
Americani
a Firenze. Sargent e gli impressionisti del Nuovo Mondo
Luogo: Firenze, Palazzo Strozzi, piazza
Strozzi.
Periodo: dal 3 marzo-15 luglio 2012
Orari: tutti i giorni dalle 9.00 alle
20.00, iovedì dalle 9.00 alle 23.00
Informazioni: +39 055 2645155 www.palazzostrozzi.org
Prezzo Biglietti: intero € 10,00; ridotto € 8,50; € 8,00; scuole
€ 4,00