Da Vincenzo (Caffetteria Vincenzo Damiano), il barman filosofo-pop, di Via del Parione 46r, Firenze, si ri-inizia una tradizione che fu tipica della Cultura degli anni pre/post-guerra: attività commerciali che progettano Cultura.
Segno dei tempi, segno di esigenze etiche che si fanno
urgenti. La cultura come argine etico al dilagare del sottosviluppo culturale causato
da una finanza di rapina imposta delle oligarchie bancarie e politiche.
E’ sintomatico che proprio a Firenze, città dell’Umanesimo,
siano commercianti come Vincenzo Damiano a sentire il bisogno per una
ricerca di una nuova etica autentica, in quanto parte dal basso. Proprio a
Firenze, che partorì pensatori come Machiavelli e Guicciardini creatori di una
visione adeguata ai nuovi tempi in una politica umanistica di crisi.
Vincenzo Damiano contando solo su se stesso e sul proprio
intuito apre uno spazio espositivo per giovani e talentuosi artisti.
Espone da Vincenzo Damiano Lea Monetti, un’ artista la cui
pittura si misura in delicatezze, in zone d’ombra e sfumature, come un
canto del cuore che canta forte e non fa rumore.
Assieme ai cappuccini (anche alla soia) ai caffè, alle visioni filosofico-pop di Vincenzo, al baccalà alla livornese, ai primi
preparati dalla moglie Elena, ai prosciutti di qualità della Garfagnana e all’amore
che Vincenzo pone nel proprio lavoro sarete sotto la magia di una pittura
morbida e avvolgente.