di Ilaria Gelichi
Il caffè. Il rito italiano per eccellenza,
sinonimo di Italia insieme alla pizza e alla pasta. Eppure, il nome dell’amatissima
bevanda non solo non ha origini italiane, ma neanche indoeuropee. La pianta del
caffè infatti è originaria dell’Africa e la forma italiana del vocabolo è un
prestito dal turco kahve, il quale a sua volta è un prestito dall’arabo qahwa,
che in origine aveva il significato di “vino, bevanda”. Dal continente africano
la voce si è diffusa in tutto il mondo, con diversi adattamenti a seconda delle
lingue.
Il caffè arrivò in Italia per la prima volta nel XVI secolo
e la prima città italiana a farne uso fu Venezia, a causa dei suoi rapporti col
Vicino Oriente. Le prime botteghe in cui si vendeva caffè risalgono però al
secolo successivo, il XVII, periodo in cui il caffè iniziò a diffondersi anche
nel resto d’Europa. E’ proprio in questo secolo che nacquero i famosissimi café
e coffeehouse di Parigi e Londra, luogo di incontro di letterati e
filosofi.
Oggi esistono tantissime varietà di caffè e gli italiani
sono spesso bersaglio di barzellette per via delle loro “manie” sul modo di
berlo. Il più noto e più “italiano” è l’espresso, un caffè molto
ristretto servito nella tazzina di porcellana; c’è però chi lo preferisce in un
bicchierino di vetro e chiede quindi un caffè in vetro. Il caffè Americano
è un espresso servito in una tazza più grande, al quale viene aggiunta
dell’acqua a temperatura ambiente servita a parte. Non va confuso con il caffè
all’americana, che non ha l’espresso alla base della sua preparazione e
viene chiamato caffè lungo: si ottiene con la stessa macchina
dell’espresso, ma facendo defluire più acqua (è il caffè che troviamo negli
Stati Uniti e nel Nord Europa). Il caffè
macchiato è un caffè al quale viene aggiunta una piccola quantità di latte
freddo o caldo (macchia); il caffè corretto è un caffè al quale viene
aggiunta una piccola quantità di alcolico o superalcolico. Il caffelatte,
tipica bevanda che gli italiani consumano a colazione, è composto da caffè
espresso e latte, servito in una tazza o in un bicchiere. Il latte macchiato
invece è un’alternativa al caffelatte, composto da più latte e crema di latte e
meno caffè espresso. Per finire, il cappuccino: questa nota bevanda, di
origine tutta italiana, è composta da caffè espresso, latte e latte montato a
schiuma. Di solito viene zuccherato e accompagnato da croissant o paste dolci,
ma attenzione: gli italiani non lo bevono mai dopo i pasti come il caffè, ma solamente
a colazione!
Fonte etimologia: L’Etimologico di A. Nocentini, le
Monnier Università
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